“Voglio farti un regalo eccezionale, - continuò la fata - un
anello magico. Eccolo!”
Se lo tolse da una tasca del vestito di velo e lo infilò al dito
di Lavinia. Era un anellino neanche d’oro, liscio, senza nessuna
pietra.
“A cosa serve?” - chiese Lavinia speranzosa che all’aspetto
modesto corrispondesse un potere sensazionale.
La fata si mise a ridere da sola, da quella mattacchiona che era.
“A cosa serve?” insistette Lavinia.
“A trasformare le cose in cacca”.
“Cosaaa?!”
“A trasformare le cose in cacca. Sei diventata sorda, per caso?”-
le domandò l’altra con un sorriso angelico.
— L’incredibile storia di Lavinia - B. Pitzorno