Friday, November 23, 2012

DUMB WAYS TO DIE



sto ascoltando questa canzone da una settimana e non so come si smette. 
:3



DUMB WAYS TO DIE:

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Sunday, October 28, 2012

Cari ragazzi, dovete sognare -- Otto consigli per il futuro


Ve lo prometto: eviterò i sermoni e l'autobiografia. Insieme alla bici da corsa, alla cucina gourmet e allo spettacolo delle ragazze d'estate costituiscono le tentazioni di chi ha i capelli metallizzati, radi o assenti. Troverete, nelle prossime pagine, solo pochi ricordi: se li ho utilizzati è per aiutare chi legge, non per consolare chi scrive. E nessun paternalismo, spero. Noi siamo la generazione cui ancora rubavano l'autoradio: il rischio esiste. Sulla gente che offre buoni consigli quando non può più dare cattivi esempi, tuttavia, sono state scritte memorabili canzoni. L'esperienza è un antipasto preparato da qualcun altro. Si può assaggiare o rifiutare, e in ogni caso non bisogna consumarne troppo.
Il libro che state per leggere non è riservato ai laureati, ai ventenni o ai giovani: categoria vasta, generica e insidiosa. Anche se è nato nelle università - come spiegherò alla fine - Italiani di domani è destinato a chi vuole provare a ragionare sul proprio futuro, e magari a cambiarlo. Se vogliamo riprogrammare noi stessi e il nostro Paese - brutto verbo, bel proposito - dobbiamo continuare a provarci, anche quand'è finito il tempo epico della gioventù.
Nelle prossime pagine troverete otto passaggi; se preferite, otto chiavi per il futuro. Ognuno contiene altrettante sottopassaggi. Otto è un numero sensuale e simmetrico: non piace solo ai cinesi, che di queste cose se ne intendono. Sono le otto T del tempo che viene: prendetele o scartatele, tutte o in parte. Se le scartate, però, pensate perché lo fate. È comunque un buon esercizio.

1 TALENTO - Siate brutali 
La ricerca del proprio talento non è soltanto una forma di convenienza e un precetto evangelico: è una prova di buon senso. Scoprire ciò che siamo portati a fare - qual è la nostra attitudine o predisposizione - richiede tempo; e non risolve i nostri problemi di lavoro, realizzazione personale o inserimento sociale. Però aiuta. 
Se il vostro talento corrisponde alla vostra passione, tanto meglio. Se così non fosse, siate onesti - anzi, spietati - con voi stessi. Ricordo quanto mi piacesse giocare a calcio, da ragazzo. Correvo, contrastavo, crossavo, rientravo. Purtroppo, non possedevo la combinazione di intuizione, fantasia e tecnica che vedevo in alcuni avversari e compagni di squadra. Riconoscevo intorno a me il talento, ed ero abbastanza onesto - o non così sciocco - da ammetterlo: potevo mettere in campo solo la mia buona volontà, e non bastava. Sui giornali, oggi, leggo colleghi che scrivono come io calciavo al volo di sinistro. Ma non hanno avuto la capacità di capirlo, o la forza di ammetterlo.

2 TENACIA - Siate pazienti 
L'invito alla pazienza è fuori moda, lo so. Chiamatela tenacia, allora. È l'abilità di identificare un obiettivo e inseguirlo. È la capacità di tener duro. È l'abitudine alla fatica. È la forza di sopportare un capo insopportabile. È la calma con cui si cercano i risultati, sapendo che occorre seminare per raccogliere. E non basta: occorre conoscere semente e terreno. Vengo da molte generazioni di agricoltori: questo aspetto non mi può sfuggire.
Solo la costanza dei comportamenti produce risultati. Le cose buone fatte saltuariamente servono poco. Su noi italiani pende il sospetto metodico dell'inaffidabilità. Siamo i campioni mondiali del bel gesto, che richiede generosità e teatralità. Siamo meno bravi nei buoni comportamenti, che impongono metodo e coerenza.
Il talento non basta: occorre tenacia. Tra una persona talentuosa senza tenacia e un'altra tenace, ma senza talento, sarà quest'ultima a ottenere i risultati migliori.

3 TEMPISMO - Siate pronti 
Talento e tenacia non sono sufficienti, bisogna possedere il senso del tempo. La consapevolezza che le cose cambiano, e noi cambiamo con le cose. I californiani Byrds ( Turn! Turn! Turn! ), l'argentina Mercedes Sosa ( Todo cambia ) e il greco Eraclito ( Sulla natura ), in fondo, ci dicono la stessa cosa. 
Non si scende mai due volte nello stesso fiume;
nulla è perenne, tranne il cambiamento.
Il mutamento dev'essere visto come un'opportunità, non una fonte d'ansia. Il tempismo - la capacità di cogliere il momento - è una qualità; l'opportunismo, un difetto. Il tempismo è la virtù di chi guarda il mondo che gli gira intorno, e trova l'attimo e il modo per salire a bordo. L'opportunismo è il vizio di chi pretende il turno, e non si diverte nemmeno.
La scaramanzia è stupida, ma le coincidenze sono stupende. Poiché giochiamo con le T, quindi, ricordate i Treni che Transitano. C'è chi li prende in corsa, e chi non li vede nemmeno se si fermano davanti e spalancano le porte. Per rimanere a bordo, poi, occorre essere buoni passeggeri. Anzi, passeggeri utili. Quando l'occasione arriva, bisogna farsi trovare pronti. Conoscere una tecnica, una disciplina, un'arte, un meccanismo, un mezzo, uno strumento, una lingua: tutto serve, e qualcosa si rivelerà indispensabile. Tecnica e perizia sono vocaboli desueti; ma saper fare le cose, al momento giusto, non passerà mai di moda.

4 TOLLERANZA - Siate elastici 
Quante volte usiamo espressioni come «assolutamente sì», «sicuramente», «senza dubbio»? Troppe, probabilmente. Coltivate le sfumature, tollerate l'imperfezione, modificate gli obiettivi. Quando i fatti cambiano, è sciocco non cambiare opinione. Ha scritto il poeta Valerio Magrelli: «Talvolta bisogna saper scegliere il bersaglio dopo il tiro». 
Accettate i compromessi: ma non tutti e non sempre. Talvolta sono l'unica alternativa al conflitto. Ma devono essere decorosi. Vi chiederete: qual è il metro di giudizio? Semplice: se diventassero pubblici, non devono mettervi in imbarazzo. Ecco perché i compromessi della politica - pensate a certe nomine e a certi accordi - sono spesso sbagliati: perché sono irriferibili. 
La tolleranza è come il vino: un po' fa bene, troppa è dannosa. Un eccesso che ha indebolito l'Italia, e rischia ancora oggi di portarci a fondo. L'indulgenza riservata agli amici, la severità invocata per gli avversari, l'abitudine a considerare fisiologici comportamenti patologici. Il mondo dell'università e del lavoro sono pieni di brutte abitudini, accettate silenziosamente, quasi per stanchezza. Quando il malcostume viene reso pubblico, si passa dalla rassegnazione all'indignazione. Ma passa in fretta anche quella. Costa fatica.

5 TOTEM - Siate leali 
Alzate un totem, e restategli fedeli. 
Stabilite le vostre regole: non si ruba, non si mente, non si imbroglia: l'elenco non è poi così lungo. Non spetta a un libro - di sicuro non a questo - decidere quante e quali regole: l'importante è averne, e rispettarle. Diffidate di chi s'appella all'etica e si fa scudo con la religione: guardate cosa fa, non cosa dice di voler fare. «Il fine giustifica i mezzi» può essere un (imperfetto) riassunto del pensiero di Niccolò Machiavelli. Di sicuro, Gesù Cristo non l'ha mai detto.
L'Italia non cambierà finché migliaia di voi, italiani di domani, non verranno da migliaia di noi - i vostri padri e le vostre madri, i vostri datori di lavoro, i vostri superiori - a dire: «Così non si fa». Un figlio che entra in una stanza, si chiude la porta alle spalle e pronuncia queste quattro parole vale più di qualsiasi magistrato, carabiniere, finanziere, consulente, editorialista e confessore.
Il peccato più grave è convincervi dell'inutilità dell'onestà.

6 TENEREZZA - Siate morbidi 
Perfino gli economisti, introducendo il concetto di GNH ( Gross National Happiness , felicità interna lorda), hanno capito che il benessere non si riduce ai numeri. Il benessere collettivo dipende da molti altri fattori, che si possono riassumere nel concetto di qualità della vita. Un'area dove noi italiani godiamo di molte fortune (storiche, geografiche, climatiche, artistiche, alimentari e caratteriali). Sembrano essere gli stranieri, tuttavia, a capirlo più in fretta.

7 TERRA - Siate aperti 
Gli intolleranti, spesso, sono soltanto ignoranti. Non dispongono di termini di paragone, giudicano il mondo chiusi nel loro angolo. La possibilità di confronto è una ricchezza, una gioia e una fortuna. Insegna la prospettiva, i modelli e le relazioni. Essere aperti è un vantaggio; e non costringe a dimenticare le proprie origini, come pensa qualcuno.
David Brooks, celebre columnist del «New York Times», ha assistito a un concerto di Bruce Springsteen a Madrid e si è stupito di trovarsi fra migliaia di giovani spagnoli che gridavano « Born in the USA! ». Poi ha capito. Il successo internazionale di Springsteen dipende dalla capacità di ricordare sempre chi è, da dove viene, cosa lo ha formato e lo ha ispirato. I ragazzi, le strade e le notti del New Jersey sono universali perché il Boss è rimasto un prodotto locale. Potremmo dire, se l'espressione non fosse abusata: non ha perso le proprie radici. 
Vale per lui, vale per voi, vale per tutti. Se siete attirati dal mare aperto del mondo, andate. Partite. Scappate. Ma ricordate che una nazione, una regione, una città, un quartiere, una scuola, un'associazione, un gruppo di amici e una famiglia sono il porto da cui siete partiti; e dove, magari, tornerete. Anche nomadi e marinai hanno patria.

8 TESTA - Siate ottimisti 
I motivi per essere pessimisti ci sono sempre. Anche quelli per essere ottimisti. È una questione di atteggiamento. Anzi, di testa. Guardate la storia recente: i vostri nonni, bene o male, hanno ricostruito l'Italia; ma i vostri genitori - la mia generazione - non hanno agito con altrettanta lungimiranza. Abbiamo arredato il Paese per starci comodi, senza pensare al futuro e senza badare a spese. La fattura, adesso, è nelle vostre mani. 
Motivo per essere ansiosi, irritati e delusi? Certamente. Ma ansia, irritazione e delusione non portano lontano. Un consiglio, quindi, che è anche una preghiera: siate indulgenti, e tirate diritto. Se vogliamo restare all'allegoria marinara del passaggio precedente: le recriminazioni sono àncore nella sabbia, impediscono di prendere il largo. Le generazioni (gli imperi, le nazioni, i governi, le aziende, le famiglie, le coppie) si perdono per sufficienza, mollezza e cattive abitudini. Non a causa delle tempeste. Questa non è una giustificazione per noi, ma potrebbe essere una (piccola) consolazione per voi.
Portate talento, tenacia, tempismo e tolleranza in ciò che fate. Difendete i vostri ideali, guardate la vita con ironia, non dimenticate chi siete e da dove venite. Portate per il mondo quel «sentimento italiano senza nome» (Goffredo Parise) che ci rende speciali.
Soprattutto, non diventate cinici. I protagonisti delle moderne tristezze italiane, trent'anni fa, erano come voi: terminavano gli studi, iniziavano a lavorare, annusavano il futuro, avevano la luce negli occhi. Allora volevano cambiare il mondo. Oggi, al massimo, l'automobile. Se è di servizio, meglio.
Ripeto: voi non potete sognare, voi dovete farlo. Questo è l'unico ordine. Gli altri erano solo consigli.

Beppe Severgnini

Monday, October 01, 2012

She cultivates a taste for small pleasures




“Amelie has no boyfriend. She’s tried once or twice, but the results were a letdown. Instead, she cultivates a taste for small pleasures: dipping her hand into sacks of grain, cracking creme brulee with a teaspoon, and skipping stones at St. Martin’s canal.” 

Tuesday, September 18, 2012

ODIO E AMO

Odio le penne che non scrivono. Le Hogan, soprattutto le Interactive e le Birkenstock. Chi fa la vittima e non reagisce. La lana che pizzica. Angel di Thierry Mugler e qualsiasi profumo alla vaniglia. Pulire la frutta. La batteria dell'Iphone che si scarica sempre nel momento sbagliato e il correttore automatico che mi cambia le parole a suo piacimento. La sveglia, qualsiasi sveglia. Il male di vivere che mi assale nell'esatto istante in cui devo struccarmi. I piumini, i giubbotti e i cappotti con il pelo, ma soprattutto le pellicce. Quelle che si credono fashion blogger solo perchè sono piene di soldi e possono avere un outfit diverso ogni giorno. Rovinarmi lo smalto appena asciugato. Chi ha lo smalto delle mani di colore diverso da quello dei piedi. Le infradito di plastica in città. Aspettare. Odio chi dice "ti capisco" e invece non sa nulla. Le melanzane e il gorgonzola. Quelli che parlano al cinema. Il cambio di stagione, non so mai cosa mettermi.





Però mi piace James Franco. La Nutella e il cioccolato. Le ciliegie. Leggere un bel libro la sera. Le cabine armadio. I tacchi e le Converse. Fare la manicure con le mie amiche. Il tea con mia sorella. I tatuaggi. 

Tuesday, September 11, 2012

Siate, un martedì.


Siate rock.
Siate romantiche, esasperatamente romantiche. Sdolcinate se vi va.
Disordinate: non è detto che le scarpe debbano necessariamente trovare la loro ragion d'essere dentro una scatola bianca con una polaroid come biglietto da visita.
Siate incazzate.
Siate dolci. Dedite alla cucina se immergere le mani nella pasta frolla vi distende i pensieri. 
Femmine. Qualunque sia il significato che volete attribuire a questa parola, qualunque sia la nuance di rossetto che sentite disegnata sulle vostre labbra.
Immature. Frivole.
Siate ancorate alla terra, come piedi nudi sul marmo. E siate pronte a prendere il volo anche scalze.
Siate provocatorie e sappiate cogliere la provocazione, cosa assai difficile ormai assuefatte come siamo dalla volgarità.
Siate spavalde nell'ostentazione dei vostri sentimenti. Timide negli sguardi. Indecise perché non è detto che si debba sempre avere una risposta, ed una soltanto, ad una domanda.
Libere. 
Siate morbide: nelle curve e nei gesti e nelle parole.
Siate protagoniste delle vostre ore. 
Menefreghiste se questo vi aiuta a stare meglio.
Siate logorroiche. E tacete se avete finito le parole o semplicemente siete stanche di pronunciarle.
Siate struccate. Scompigliate. Sfatte. Destrutturate, come una giacca imbastita sulle spalle. 
Scompigliate perché i capelli sempre in ordine sono noiosi. 
Imbronciate. Ma capaci di ridere, prima di tutto di voi stesse.
Siate leggere. O pesanti, senza vergogna. 
Pudiche se la nudità del corpo o dell'animo non vi appartiene. 
Sfacciate se vi piace dormire a pancia in su, prive di rossori sulle guance. 
Finte ingenue. O siate, semplicemente, sincere.
Siate generose.  Avide d'amore in amore. Cacciatrici o prede. 
Coraggiose.
Siate madri. Figlie. Ragazze della porta accanto. Amanti. Mogli. Single convinte.


Siate qualunque cosa vogliate essere. 

Qualunque. E siatelo oggi. Non domani. 
Oggi che è martedì. Un anonimo martedì di settembre. 


Perché il lunedì lo attendiamo solo per poterci ripetere per l'ennesima volta che staremo lontane dai carboidrati e vicine alla palestra. Ma per essere noi questo martedì è assolutamente perfetto 



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da qui

Thursday, September 06, 2012

I love people who make me laugh.

Audrey Hepburn with Dean Martin on the set of "Sabrina"

❝I love people who make me laugh. I honestly think it’s the thing I like most, to laugh. It cures a multitude of ills. It's probably the most important thing in a person.❞ 
Audrey Hepburn

Monday, September 03, 2012

STRAORDINARIO

La buona notizia è che non è necessario essere straordinari per il mondo intero. E’ sufficiente esserlo per qualcuno.

© Pauline Darley

Monday, July 02, 2012

A me sembra...

A me sembra che starei sempre bene là dove non sono.

[Charles Baudelaire]

Sunday, June 17, 2012

Make mistakes. Make good art.


Neil Gaiman Addresses the University of the Arts Class of 2012 from The University of the Arts (Phl) on Vimeo.


Sometimes life is hard. Things go wrong — and in life, and in love, and in business, and in friendship, and in health, and in all the other ways in which life can go wrong. And when things get tough, this is what you should do: Make good art. I’m serious. Husband runs off with a politician? Make good art. Leg crushed and then eaten by a mutated boa constrictor? Make good art. IRS on your trail? Make good art. Cat exploded? Make good art. Someone on the internet thinks what you’re doing is stupid, or evil, or it’s all been done before? Make good art.

[…]

Go and make interesting mistakes, make amazing mistakes, make glorious and fantastic mistakes. Break rules. Leave the world more interesting for your being here. Make. Good. Art.

Thursday, June 14, 2012

Wednesday, May 16, 2012


"THIS IS YOUR LIFE.  DO WHAT YOU LOVE,   AND DO IT OFTEN. 

IF YOU DON'T LIKE SOMETHING, CHANGE IT.  IF YOU DON'T LIKE YOUR JOB,
 QUIT.  IF YOU DON'T HAVE ENOUGH TIME,  STOP WATCHING TV (OR FACEBOOK). 

IF YOU ARE LOOKING FOR THE LOVE OF YOUR LIFE, STOP; THEY WILL BE WAITING

FOR YOU WHEN YOU START DOING THINGS YOU LOVE. STOP OVER ANALYZING,
ALL EMOTIONS ARE BEAUTIFUL. WHEN YOU EAT, APPRECIATE EVERY
LAST BITE.  LIFE IS SIMPLE. OPEN YOUR MIND, ARMS AND HEART TO 

NEW THINGS AND PEOPLE, WE ARE UNITED IN OUR DIFFERENCES. ASK THE NEXT

PERSON YOU SEE WHAT THEIR PASSION IS AND SHARE YOUR INSPIRING DREAM 

WITH THEM. TRAVEL OFTEN

GETTING LOST WILL HELP YOU FIND YOURSELF. SOME OPPORTUNITIES 

ONLY COME ONCE, SEIZE THEM.

LIFE IS ABOUT THE PEOPLE YOU MEET AND THE THINGS YOU CREATE WITH THEM SO  
GO OUT AND START CREATING.

LIFE IS SHORT. LIVE YOUR DREAM AND SHARE YOUR PASSION."

Tuesday, April 17, 2012

TU NON SEI COME LE ALTRE

Mi disse: “Tu non sei come le altre.” Poi silenziosamente si allontanò, forse perché alla fine, era lui come tutti gli altri.



Wednesday, April 04, 2012

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“I had two heart attacks, an abortion, did crack … while I was pregnant. Other than that, I’m fine.”
Le fabuleux destin d’Amélie Poulain (2001)

I know a girl
She puts the color inside of my world
But she's just like a maze
Where all of the walls are continually changed
And I've done all I can
To stand on her steps with my heart in my hands
Now I'm starting to see
Maybe it's got nothing to do with me
...
Oh, you see that skin?
It's the same she's been standing in
Since the day she saw him walking away
Now she's left
Cleaning up the mess he made


Daughters - John Mayer

Sunday, April 01, 2012

*


Mi guardo bene dal tenermi in gola le parole: ho passato gran parte della mia vita a non dire le cose che volevo dire, e me ne sono pentito. La nostra natura ci impone di mandare messaggi subliminali, comunicare con i gesti, perché abbiamo paura di esporci per come siamo. Anche a noi stessi. Quando tutto sarà finito sono sicuro che mi verrà concesso un minuto per ripensare a tutte le volte che volevo urlare cosa sentivo, ma sono stato zitto per paura di non essere capito, e rimpiangerò gli obbiettivi che ho abbandonato perché il timore di fallire mi ha impedito di perseguirli. Questa vita è una puttana e probabilmente mi spezzerà il cuore.

- C. Bukowski.

Thursday, March 22, 2012

Hitchcock's definition of happiness


— Q: Qual'è la sua definizione di felicità ? A: Un limpido sorgere, nulla di cui preoccuparsi sul vostro tavolo. Solo cose che sono creative, non distruttive. Questo in generale.. per me in particolare.. non sopporto il litigio, i sentimenti conflittuali tra la gente.. penso che l'odio sia veramente uno spreco di energia.. e sono tutte cose improduttive. Sono molto sensibile, una parola tagliente, detta da una persona diciamo nervosa, che magari mi è vicina, mi ferisce per giorni. So che siamo solo umani, che passiamo tra queste varie emozioni, le chiamiamo emozioni negative.. ma quando tutte queste sono rimosse e puoi andare oltre, la strada è chiara davanti a te, allora creerai qualcosa, questa è la felicità che voglio.

Friday, March 16, 2012

Istruzioni per l'uso

Non sarebbe tutto più facile se ognuno di noi arrivasse con un libretto delle istruzioni? Come un frigorifero o una macchina fotografica.
Certo, forse sarebbe meno divertente, ma di sicuro più semplice.
Così sai com’è che funziono. Mica perché sei tonto, è che siamo tutti ingranaggi.




ISTRUZIONI PER L'USO.
di Marina Abatista

Saturday, February 04, 2012

Ad Amandine Poulain...

Ad Amandine Poulain non piace: avere le dita lessate quando fa il bagno; essere - da qualcuno che non le va - sfiorata con la mano; avere il segno del cuscino stampato sulla guancia la mattina. 
Ad Amandine Poulain piace: il costume dei pattinatori artistici in tv; far brillare il parquet con le pattine; svuotare la borsetta, pulirla bene, e riporre tutto, alla fine.






qui.

Thursday, January 05, 2012

Siate imperfette!

Nessun proposito per questo nuovo anno riguardo a dieta e palestra;
nessuna pretesa di uscire di casa tutte le mattine perfettamente truccate, pettinate e magari con un vertiginoso tacco;
completamente assente la volontà di vivere in una casa dove niente è fuori posto.

Il consiglio non è di essere sciatte ma libere.

Libere di uscire con le amiche anche se ci sono briciole sul pavimento e piatti da lavare,
di fare tardi il mercoledì sera anche se il giorno dopo si lavora,
di anteporre volentieri il piacere al dovere,
di commettere un errore e riderci sopra senza essere troppo severe con noi stesse.

Essere curiose, non saccenti;
essere generose, non calcolatrici.
           
Se proprio la lista “to do” è una tradizione annuale ecco cosa dovete ricordarvi:
rallentare
ascoltare il rumore della pioggia
leggere un buon libro
uscire a cena e ordinare anche il dolce
andare a un concerto
chiacchierare con le amiche
togliersi qualche sfizio ogni tanto
rischiare a costo di sbagliare
correre anche se ci si spettina
baciare anche se si sbava il rossetto
piangere anche se cola il mascara
prenotare un volo per una città mai visitata
assaggiare cibi nuovi
essere sinceri con noi stessi e con gli altri.

Siate leggere, non prendetevela per tutto;
siate disinvolte e a vostro agio, non abbiate la pretesa di controllare tutto.

Avete comprato qualcosa che nel negozio successivo costa meno? Pazienza!
La vostra camicetta bianca si è macchiata di vino rosso? Si lava.
Collant smagliato? Pace!
Non avete capito quello che una persona vi sta dicendo? Chiedete di ripetere.

Chiedete scusa se avete sbagliato,
fate valere le proprie idee,
rincorrete i vostri sogni,
fate quello che vi piace senza vergogna.

Qualunque cosa facciate ci sarà sempre qualcuno che vi giudicherà perciò seguite il vostro cuore.
Non abbiate vergogna dei vostri errori perché vi hanno permesso di diventare ciò che siete.
Dagli sbagli si impara e si cresce, chi sceglie una vita senza emozioni e rischi è mediocre.

Risparmiate i vostri soldi per un progetto, non per avidità;
il tempo è il vero lusso;
sfoggiate un bel vestito quando vi va, non aspettate l’occasione perfetta.

La vita va vissuta, stropicciata, poi stirata e poi ancora accartocciata.
Sappiate mixare relax e frenesia,
compagnie numerose e solitudine,
musica classica e metal,
stile bon ton e rock,
chiacchierate senza sosta e silenzio.

Se siete tra coloro che hanno dato avvio al countdown che conduce ineluttabilmente al 21 dicembre 2012 avrete certamente già fatto una selezione delle persone con cui volete stare e delle esperienze che assolutamente non potete perdervi.
Se invece non ci credete è comunque un’occasione per valutare il valore delle cose e stabilire le priorità.



Queste sono le bellissime parole di una mia carissima amica per l'anno nuovo! :)

Sunday, January 01, 2012

BUONI PROPOSITI PER IL 2012

Non prometterò a me stessa di bere due litri di acqua al giorno, di mangiare più verdure e di andare a letto presto. Di stirare le lenzuola, di dire meno parolacce, di ridurre la caffeina nella mia vita e di compilare improbabili liste di to-do. Non giurerò davanti ad un foglio di carta di tenere in ordine l'armadio - e la scarpiera - di migliorare il mio inglese, di smetterla di fare shopping compulsivo e di girare con la macchina perennemente in riserva. Di imparare a cucinare, di fare le scale e non prendere l'ascensore, di guardare i film in lingua originale e di usare la protezione sul viso anche in inverno.
Se è vero che con gli anni si migliora, se è vero che i bilanci così come i propositi non servano a nulla se non a farti rimpiangere il tempo perso per farli, se è vero che con il tempo si impara a volersi più bene allora oggi l'unico augurio che farò a me stessa è quello di avere il coraggio, perché di questo si tratta, di inseguire i miei sogni e la mia felicità. Ovunque essa sia....e già so che non sarà in palestra.
(da qui)

ben detto.