Tuesday, September 18, 2012

ODIO E AMO

Odio le penne che non scrivono. Le Hogan, soprattutto le Interactive e le Birkenstock. Chi fa la vittima e non reagisce. La lana che pizzica. Angel di Thierry Mugler e qualsiasi profumo alla vaniglia. Pulire la frutta. La batteria dell'Iphone che si scarica sempre nel momento sbagliato e il correttore automatico che mi cambia le parole a suo piacimento. La sveglia, qualsiasi sveglia. Il male di vivere che mi assale nell'esatto istante in cui devo struccarmi. I piumini, i giubbotti e i cappotti con il pelo, ma soprattutto le pellicce. Quelle che si credono fashion blogger solo perchè sono piene di soldi e possono avere un outfit diverso ogni giorno. Rovinarmi lo smalto appena asciugato. Chi ha lo smalto delle mani di colore diverso da quello dei piedi. Le infradito di plastica in città. Aspettare. Odio chi dice "ti capisco" e invece non sa nulla. Le melanzane e il gorgonzola. Quelli che parlano al cinema. Il cambio di stagione, non so mai cosa mettermi.





Però mi piace James Franco. La Nutella e il cioccolato. Le ciliegie. Leggere un bel libro la sera. Le cabine armadio. I tacchi e le Converse. Fare la manicure con le mie amiche. Il tea con mia sorella. I tatuaggi. 

Tuesday, September 11, 2012

Siate, un martedì.


Siate rock.
Siate romantiche, esasperatamente romantiche. Sdolcinate se vi va.
Disordinate: non è detto che le scarpe debbano necessariamente trovare la loro ragion d'essere dentro una scatola bianca con una polaroid come biglietto da visita.
Siate incazzate.
Siate dolci. Dedite alla cucina se immergere le mani nella pasta frolla vi distende i pensieri. 
Femmine. Qualunque sia il significato che volete attribuire a questa parola, qualunque sia la nuance di rossetto che sentite disegnata sulle vostre labbra.
Immature. Frivole.
Siate ancorate alla terra, come piedi nudi sul marmo. E siate pronte a prendere il volo anche scalze.
Siate provocatorie e sappiate cogliere la provocazione, cosa assai difficile ormai assuefatte come siamo dalla volgarità.
Siate spavalde nell'ostentazione dei vostri sentimenti. Timide negli sguardi. Indecise perché non è detto che si debba sempre avere una risposta, ed una soltanto, ad una domanda.
Libere. 
Siate morbide: nelle curve e nei gesti e nelle parole.
Siate protagoniste delle vostre ore. 
Menefreghiste se questo vi aiuta a stare meglio.
Siate logorroiche. E tacete se avete finito le parole o semplicemente siete stanche di pronunciarle.
Siate struccate. Scompigliate. Sfatte. Destrutturate, come una giacca imbastita sulle spalle. 
Scompigliate perché i capelli sempre in ordine sono noiosi. 
Imbronciate. Ma capaci di ridere, prima di tutto di voi stesse.
Siate leggere. O pesanti, senza vergogna. 
Pudiche se la nudità del corpo o dell'animo non vi appartiene. 
Sfacciate se vi piace dormire a pancia in su, prive di rossori sulle guance. 
Finte ingenue. O siate, semplicemente, sincere.
Siate generose.  Avide d'amore in amore. Cacciatrici o prede. 
Coraggiose.
Siate madri. Figlie. Ragazze della porta accanto. Amanti. Mogli. Single convinte.


Siate qualunque cosa vogliate essere. 

Qualunque. E siatelo oggi. Non domani. 
Oggi che è martedì. Un anonimo martedì di settembre. 


Perché il lunedì lo attendiamo solo per poterci ripetere per l'ennesima volta che staremo lontane dai carboidrati e vicine alla palestra. Ma per essere noi questo martedì è assolutamente perfetto 



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da qui

Thursday, September 06, 2012

I love people who make me laugh.

Audrey Hepburn with Dean Martin on the set of "Sabrina"

❝I love people who make me laugh. I honestly think it’s the thing I like most, to laugh. It cures a multitude of ills. It's probably the most important thing in a person.❞ 
Audrey Hepburn

Monday, September 03, 2012

STRAORDINARIO

La buona notizia è che non è necessario essere straordinari per il mondo intero. E’ sufficiente esserlo per qualcuno.

© Pauline Darley