Wednesday, November 09, 2005
Romeo&Juliet
ATTO I - scena IV
ROMEO - Stanotte ho fatto un sogno.
MERCUZIO - E così io.
ROMEO - Ebbene, il tuo qual era?
MERCUZIO - Che spesso i sognatori mentono.
ROMEO - A letto addormentati, quando sognano cose vere.
MERCUZIO - Oh, vedo che è venuta da te
la regina Mab. E' la levatrice
del regno delle fate e viene in forma
non più grossa d'una pietruzza d'agata
al dito indice di un assessore,
tirata da un equipaggio di piccoli esserini
sui nasi degli uomini mentre sono addormentati.
La sua carrozza è un guscio di nocciola
lavorato da uno scoiattolo o da un vecchio lombrico,
da tempo immemorabile carrozieri delle fate.
I raggi del chiocchio sono fatti
di lunghe zampe di ragno; il mantice,
di ali di cavallette; le redini, della più lieve
ragnatela; i finimenti, dei rugiadosi raggi
della luna; la frusta, d'osso di grillo;
e la sferza d'una pellicola. Il cocchiere
è un minuscolo moscerino dal manto grigio
non più grande della metà d'uno di quei vermetti
nato dal dito d'una pigra fanciulla.
E in questo stato ella galoppa tutta la notte
dentro i cervelli degli amanti, che poi
sognano d'amore; sopra le ginocchia
dei cortigiani, che sognan
riverenze; sulle dita d'uomini di legge, che subito
sognano laute parcelle; sulle labbra delle signore,
che subito sognano baci e che Mab
adirata copre spesso di bolle perchè il loro
fiato sa troppo di dolci. A volte
va galoppando sul naso di un cortigiano
e poi lui sogna il profumo di una supplica.
E a volte viene a solleticare il naso
ad un parroco con la coda d'un porcellino
dela decima e lui, allora, sogna un altro
benefizio parrocchiale.A volte corre sul collo
d'un soldato, al che lui sogna di tagliare
gole straniere, e imboscate, e brecce,
lame di Spagna e brindisi profondi
cinque tese; e poi d'improvviso
lo tambureggia sull'orecchio e lui sobbalza
e si sveglia e, così atterrito,
sacramenta una preghiera o due e ricade
di nuovo addormentato. E' quella stessa
Mab che nella notte arruffa le criniere
dei cavalli e nei luridi e sporchi crini
impasta riccioli d'elfo che,
una volta dispanati, portano disgrazia.
Questa è la strega che quando le vergini
giacciono sulla schiena ci monta sopra
in tal modo insegnado loro come si fa
e rendendole donne di buon portamento.
E' lei che...
ROMEO - Basta, basta, Mercuzio, basta!
Tu parli di niente!
MERCUZIO - E' vero. Io parlo di sogni, che sono
i figli d'un cervello pigro, da niente
generati se non dalla vana fantasia:
che è sottile come l'aria,
e più incostante del vento, che ora
corteggia il petto gelato del Nord
ed poi, irritato, sbuffa via di lì
e volge il volto al rugiadoso Sud.